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"..apparentemente sembra che tu abbia il sangue freddo come il ghiaccio... ma dentro di te c'è un fuoco che brucia.."     [Andrè ad Oscar]

[Andrè ad Oscar]

 

 

Lady Oscar / Le Rose di Versailles
serie TV anime

Titolo originale

Versailles no Bara

Autore

Riyoko Ikeda

Regia

Sceneggiatura

Character design

Studio

Tokyo Movie Shinsha

Musiche

Koji Makaino

Rete

Nippon Television (NTV)

1ª TV

10 ottobre 1979 3 settembre 1980

Episodi

40 (completa)

Durata ep.

25'

Rete italiana

Italia 1

1ª TV it.

1° marzo 1982

 

 Trama Da Wikipedia

La serie racconta la storia dei protagonisti scendendo in modo avvincente nel dettaglio storico della Rivoluzione del 1789. La giovane Maria Antonietta d'Asburgo-Lorena (figlia dell'imperatrice d'Austria Maria Teresa) viene promessa sposa al delfino di Francia Luigi Augusto (nipote del re Luigi XV), ma suo cugino il duca d'Orleans trama per ucciderlo ed usurpare il trono. Oscar viene nominata capo della Guardia Reale e sventa molti complotti che mirano ad uccidere i due principi, guadagnandosi la stima e l'amicizia di Maria Antonietta. Scortando la regina Oscar è presente all'incontro tra Maria Antonietta e il conte svedese Hans Axel von Fersen, del quale entrambe le donne finiscono per innamorarsi. Alla morte del Re, Maria Antonietta e Luigi XVI diventano sovrani di Francia e, poiché si sono diffusi pettegolezzi su una relazione tra Fersen e Antonietta, il conte abbandona il paese per non far scoppiare uno scandalo sulla novella regina, e si arruola per andare a sostenere i rivoluzionari d'America. Dalle strade di Parigi, Rosalie e Jeanne arrivano a corte per strade diverse; sorelle da parte di padre (un Valois, nobile decaduto) vivono con la madre di Jeanne nella miseria. Jeanne riuscirà a farsi adottare da una nobildonna che poi ucciderà dopo aver preparato un falso testamento a suo favore; Rosalie, decisa a vendicarsi di una donna che ha accidentalmente ucciso la matrigna della ragazza, cerca di avvicinarsi a Versailles. Viene aiutata ed ospitata da Oscar, della quale si infatua. Al ritorno di Fersen dall'America, Oscar gli rivela il suo amore e lui, già innamorato della regina, si allontana nuovamente dal paese; vedendola soffrire, André le rivela di amarla, ma lei lo respinge e prende la decisione di lasciare la Guardia Reale; è dunque il suo secondo, Girodel, a chiedere a suo padre di poterla sposare, ma Oscar rifiuta. Nel frattempo Jeanne Valois de la Motte ha tentato di truffare la regina e viene condannata a essere marchiata a fuoco come ladra, senza riuscire a discolparsi accusando Maria Antonietta. Si tratta del celebre Affare della Collana, che gettò le prime ombre sulla figura della regina. Oscar, intanto, assume il comando della Guardia Nazionale a Parigi, dove si arruola anche André. Coinvolti così nel turbine della rivoluzione, Oscar e André finalmente si confidano il reciproco amore, ma entrambi moriranno di lì a poco: Andrè sarà colpito da una palla vagante il 13 luglio, mentre Oscar cadrà durante i tumulti dell'assalto alla Bastiglia. La vicenda si chiude con un quadro desolato dei suoi protagonisti, dei quali sopravviveranno solamente Alain (soldato della guardia amico di Andrè), Rosalie e suo marito Bernard (l'ex Cavaliere Nero, il giornalista amico di Robespierre), i quali racconteranno le vicende della rivoluzione successive alla presa della Bastiglia. Racconteranno la fine della famiglia reale e la fuga ideata dal conte di Fersen, racconteranno l'ascesa al potere di Robespierre e Saint-Just e la loro successiva caduta, racconteranno la condanna a morte e la decapitazione del Re e della Regina e di come quest'ultima pensasse a Oscar fino all'ultimo momento, realizzando una rosa con della stoffa dedicata alla protagonista.

La giovinezza

Oscar François de Jarjayes nasce nel giorno di Natale del 1755: è la sesta figlia femmina del generale François Augustin Reynier de Jarjayes (nobile francese realmente esisito). Stanco di avere figlie femmine, decide di crescere la figlia come se fosse un maschio, per "poter dare alla famiglia una discendenza". Il Generale addestra Oscar all'uso delle armi e la prepara per una vita militare, tanto che fino a sei anni Oscar è convinta di essere un maschio. Il suo unico amico è André Grandier, nipote della governante: i due ragazzi crescono insieme e tra di loro si instaura un rapporto fraterno nonostante la differenza di classe.

La Guardia Reale

A 14 anni Oscar viene nominata comandante della Guardia Reale: il suo primo compito è scortare al cospetto del Re di Francia la giovane Maria Antonietta, promessa sposa del delfino Luigi. La ragazza rimarrà fortemente affascinata da Oscar, anche dopo aver saputo da una damigella che in realtà si tratta di una donna.

La Guardia Nazionale

Oscar viene nominata colonnello grazie alla regina Maria Antonietta che, appena salita al trono, vuole ricompensare il giovane Capitano per la sua fedeltà inserendola tra le sue amicizie più care ed offrendole uno stipendio più alto, ma Oscar rifiuta perché il paese sta attraversando una grave crisi economica. In seguito lascerà l'incarico a Corte per assumere il comando della Guardia Nazionale a Parigi.

L'inizio di una nuova era

Oscar François De Jarjayes, dopo aver abbracciato la causa del popolo insorto, muore in battaglia il 14 luglio 1789, poche ore dopo aver dato l'addio all'amato Andrè Grandier, al comando dei cannoni che tuonano contro le mura della Bastiglia causandone la successiva caduta, all'inizio della Rivoluzione francese.

Il manga

Riyoko Ikeda, affascinata dalla nota biografia di Maria Antonietta scritta dall'austriaco Stefan Zweig, propose al suo editore l'idea di pubblicare un manga a sfondo storico. L'editore accetta dopo molte riserve, convinto che una storia ambientata nel '700 non avrebbe avuto presa sulle giovani lettrici. La condizione imposta all'autrice, quindi, era di interrompere la serializzazione in caso di flop dell'opera.

Il manga venne pubblicato per la prima volta in Giappone nel 1972 in 82 episodi usciti originariamente su Shukan Margaret (Shūeisha). Il successo fu enorme. La serie fu in seguito raccolta in nove volumi di circa duecento pagine ciascuno.

Nel 1984, l'autrice ha pubblicato una miniserie di quattro episodi, dal titolo Versailles no bara gaiden (ベルサイユのばら外伝, Berusaiyu no bara gaiden?, "Le rose di Versailles - nuovi capitoli"), posta cronologicamente poco prima che André venga ferito all'occhio.

Nel 1987 Riyoko Ikeda inizia la serializzazione di Eikō no Napoleon-Eroika (栄光のナポレオン - エロイカ, Eikō no Napoleon-Eroika ? "Il glorioso Napoleone - Eroica"), che si presenta come un seguito delle vicende di Lady Oscar. Il tutto inizia infatti dopo gli avvenimenti della rivoluzione francese e questa volta viene presentata la biografia di Napoleone. Sin da subito appaiono e si muovono nella trama personaggi che il lettore aveva già avuto modo di conoscere e incontrare nel corso di Lady Oscar come Alain, Bernard o Rosalie.

Edizioni italiane

In Italia è stato pubblicato una prima volta da Fabbri nel 1983, in un'edizione colorata e con il finale modificato. Successivamente fu riproposto da Granata Press nel 1993 e da Planet Manga (2001), che di seguito ha anche pubblicato Versailles no bara gaiden con il sottotitolo Le storie gotiche. Il 24 ottobre 2008 d/books ha iniziato, con l'uscita simultanea dei primi due volumi, la pubblicazione della nuova edizione italiana, proponendosi maggiore fedeltà all'originale; la pubblicazione è quindi intitolata Le Rose di Versailles, ed è proposta in edizione lusso con sovracoperta, in sei volumi. I dialoghi sono stati ritradotti e per ciascun volume sono previste pagine extra con interviste all'autrice, curiosità, e note alla edizione giapponese e alla traduzione italiana.

L'anime televisivo

Lady Oscar

Edizione giapponese

L'anime televisivo si compone di 40 episodi della durata di circa 23 minuti netti ciascuno, più uno, di durata doppia inedito in Italia, consistente in un breve riassunto della storia ed intitolato Versailles no bara to onnatachi ("La rosa di Versailles e le donne"). La serie fu realizzata dalla giapponese Tokyo Movie Shinsha nel 1979. La regia dei primi episodi fu affidata a Tadao Nagahama, cui sarebbe subentrato con evidenti miglioramenti Osamu Dezaki: il subentro di Osamu Dezaki è riconosciuto ufficialmente a partire dal 18° episodio ma in Giappone è noto che il grande regista affiancò e in pratica si sostituì a Nagahama già a partire dal 12° episodio della serie, avendo inoltre già diretto anche il 5°. La realizzazione dei disegni fu affidata alla Shingo Araki Production e Shingo Araki in persona curò il character design, affiancato da Michi Himeno. Altri nomi celebri parteciparono alla realizzazione di questo anime, come l'animatore Akio Sugino. La colonna sonora fu affidata al compositore Koji Makaino.
La serie, messa in onda dalla giapponese NTV per la prima volta tra il 1979 e il 1980, si rivelò un clamoroso insuccesso in Giappone, tanto che in alcuni distretti fu interrotta al 24° episodio, dopo il quale fu improvvisata la trasmissione di un episodio-documentario sul finale, intitolato Moetsukita bara no shōzo ('Ritratti di rose che bruciano'). Ma a differenza del 41° episodio, trasmesso diverse volte in Giappone, questo episodio-documentario non solo non fu mai esportato, ma si lasciò che venisse praticamente dimenticato anche nel paese d'origine (soprattutto per volere di Riyoko Ikeda, che da sempre lo considerò la prova evidente dell'insuccesso della serie animata).
Una replica trasmessa nel 1986, tuttavia, recuperò in gran parte l'insuccesso della prima messa in onda, grazie anche alla notorietà acquisita nel frattempo da Shingo Araki con la serie Saint Seiya (
I Cavalieri dello zodiaco).

Edizione italiana

In Italia invece la serie riscosse da subito un grande successo: andò in onda per la prima volta nel 1982, con il titolo "Lady Oscar" (stesso titolo voluto in Giappone dai produttori del film dal vivo per la regia di Jacques Demy). L'Italia è stata, tra le nazioni europee, quella che fino ad oggi ha trasmesso l'anime con maggiore frequenza, sebbene nel corso degli anni la serie sia stata oggetto di molte censure (sia a livello di doppiaggio, sia a livello di veri e propri tagli nelle sequenze). Alla serie fu dall'inizio associata la sigla Lady Oscar, composta e cantata dal gruppo di Riccardo Zara, I cavalieri del re, che riscosse tanto successo negli anni ottanta da entrare nella hit parade. Negli anni novanta Mediaset decise tuttavia di cambiare il titolo della serie in Una Spada per Lady Oscar, e di sostituire sia il montaggio originale che la canzone della sigla di apertura. Il testo del brano venne scritto da Alessandra Valeri Manera sulle note della musica composta dal maestro Ninni Carucci, e l'interpretazione venne inizialmente affidata a Enzo Draghi (che preferì firmarsi con lo pseudonimo Gli amici di Oscar), e poi a Cristina D'Avena. Dopo un successivo passaggio televisivo con il ripristino della vecchia sigla, la nuova messa in onda del 2008 ha visto, invece, come sigla di testa quella degli anni ottanta, e come sigla di coda quella degli anni novanta. Una spada per Lady Oscar è stata anche tradotta dal drammaturgo Michael Kunze per l'edizione tedesca della serie, di cui è stata l'unica sigla, mentre la musica fu riutilizzata in Spagna per la serie "Tres Hermanos", conosciuta in Italia come "Georgie" (seguendo una consolidata tradizione di riutilizzo di sigle italiane da parte della Telecinco spagnola).

Francobollo dedicato a Versailles no bara dalle poste giapponesi
 

La prima edizione di Lady Oscar in dvd, attualmente in commercio in Italia, è stata prodotta da Yamato Video: comprensiva dell'audio originale giapponese e di sottotitoli che lo traducono fedelmente, contiene i 40 episodi della serie. Va sempre a Yamato Video il merito di aver contribuito alla riedizione in dvd anche del film di Jacques Demy, che raccontò la storia di Lady Oscar con attori veri.

Censure

Una delle censure più famose dell'edizione italiana riguarda, ad esempio, l'incontro tra Oscar e la giovane Rosalie Lamorliere, sorella di Jeanne Valois, che in seguito verrà ospitata dalla famiglia Jarjayes e andrà quindi a vivere per un breve periodo a casa di Oscar. Nella versione originale, Rosalie, disperata, ferma la carrozza di Oscar e credendola un maschio, gli si offre per denaro; Oscar, non essendo un maschio, scoppia a ridere. Tutto il dialogo, nella versione italiana, fu dapprima modificato, per poi essere tagliato di netto. Effettivamente, nella versione italiana l'identità di Oscar non è un vero e proprio segreto; in molti la chiamano Madamigella, quando il doppiaggio giapponese prevede Colonnello, Signore o un semplice Oscar. Di conseguenza è annullato tutto il fascino esercitato dal colonnello Oscar su alcune donne, sebbene rimanga più che intuibile la cotta di Rosalie nei suoi confronti.

Nicole D'Oliva, ribattezzata Nicole 'Olivier', usata da Jeanne come sosia di Maria Antonietta nel corso del famoso scandalo della collana, non chiede la carità a Jeanne, come nella versione italiana; essa è, in realtà, una prostituta che, non sapendo chi bussi alla sua porta, presenta prima di tutto la lista ed i prezzi dei propri "servizi".

Durante il processo a Jeanne, infine, questa accusa Maria Antonietta di averla costretta a fare cose terribili senza precisare di cosa si tratti, mentre nei dialoghi originali dichiara di esserne stata l'amante e che la regina sarebbe stata colpevole di intrattenere rapporti lesbici con molte dame di corte, tra le quali la contessa di Polignac e anche la stessa Oscar, che anzi si vestirebbe da uomo proprio per accondiscendere a questo desiderio deviato della sua regina (è proprio questa frase a far sussultare Oscar in platea).

Molto spesso i dialoghi vengono riscritti, alcuni di essi vengono appiattiti, altri del tutto reinventati; pratica molto diffusa in Italia per quanto riguarda l'animazione giapponese. Non mancano, inoltre, errori di traslitterazione, per via del fatto che i nomi francesi sono stati traslitterati originariamente in giapponese, e questi a loro volta traslitterati in italiano; i più frequenti riguardano parole dove ricorrono le coppie di suoni l/r oppure b/v, che in giapponese equivalgono entrambe ad un un unico fonema, di conseguenza, si è venuta a creare confusione nella scelta delle lettere da utilizzare: per esempio, il cognome di Rosalie Lamorliere è diventato Lamorielle, quello di Jeanne Valois è diventato Balò. Sempre per lo stesso motivo, ma ancor più particolare è il caso della marchesa di Boulainvilliers, che, traslitterato in giapponese come Burembirie (ブーレンビリエ, Burembirie?), in Italia è stato liberamente adattato come 'Brambilliet' nel manga e come 'Bramberie' nell'anime.

L'anime film

Per il 2009 è annunciata la distribuzione nelle sale cinematografiche giapponesi del film "La rose de Versailles", attualmente ancora in fase di pre-produzione, realizzato dalla Toei Animation. Questo film, di cui è stato presentato un trailer-pilota, sarà un riassunto della storia, disegnato con un tratto molto simile a quello della serie televisiva, ma senza il character design di Shingo Araki, che ha annunciato il suo ritiro dopo la realizzazione di Saint Seiya: Elysion Chapter.

Altre versioni

Teatro

Vista la grande fortuna del manga, in Giappone il gruppo teatrale femminile Takarazuka ne ha tratto un'opera teatrale che va in scena dal 1974, con oltre tre milioni di spettatori al 2003.[2]

Film live-action

Nel 1979 il regista Jacques Demy sceneggiò e diresse un film con attori in carne ed ossa intitolato semplicemente Lady Oscar. Il film, pur condensando forse eccessivamente la trama, all'epoca godette anche di un discreto successo. Per la parte di Oscar fu scelta l'attrice Catriona MacColl, mentre Oscar bambina fu interpretata da una giovanissima Patsy Kensit.

Musical

Nel 2009 è stato messo in scena in Italia «Lady Oscar. François – Versailles Rock Drama», un musical in due atti liberamente ispirato al romanzo «Versailles no bara» di Ryoko Ikeda, diretto da Andrea Palotto che è autore anche dei testi e delle musiche.

Carattere yuri

Sebbene tanto il manga quanto l'anime non presentino nessun esplicito riferimento al lesbismo, a parte l'iniziale attrazione provata da Rosalie nei confronti di Oscar e le insinuazioni fatte da Jeanne de la Motte a proposito dei veri rapporti che intercorrono tra lei e la regina Maria Antonietta, Versailles no Bara è ritenuto uno dei precursori del genere yuri vero e proprio. Non avendo figli maschi, il padre decide di crescere Oscar come un uomo e sebbene la ragazza sia chiaramente eterosessuale è tuttora considerata un personaggio chiave perché rappresenta una delle prime donne, in anime e manga, che possono essere ricondotte allo stereotipo bishonen. Va anche detto che Lady Oscar è una delle protagoniste più amate dagli otaku del genere yuri, soprattutto a causa dei costanti riferimenti al travestitismo e all'ambiguità della sua natura.

Citazioni in altri anime

Il successo del personaggio di Lady Oscar è testimoniato dalle diverse citazioni presenti in molti anime successivi. Infatti Oscar compare, ad esempio, insieme ad Andrè in un episodio della serie Lupin III, in cui il ladro gentiluomo, pur credendola un maschio, se ne innamora. Sempre con Andrè, Oscar compare anche in un episodio della serie Hamtaro, nelle vesti di un veterinario. Inoltre, nella prima stagione della serie animata Pokémon i membri del Team Rocket Jessie e James compaiono una volta con dei vestiti simili a quelli di Oscar (Jessie) e di Maria Antonietta (James). In un episodio di Ranma ½, Genma Saotome, padre di Ranma, compare trasformato da panda nella collezione di oggetti della pattinatrice Azusa Shiratori, indossando i vestiti di Oscar e una vistosa parrucca bionda. Anche nell'ultimo episodio di Occhi di gatto il capo di Matthew nel dietro le quinte di uno spettacolo teatrale a un certo punto indossa un costume da Lady Oscar con tanto di parrucca.

Lady Oscar - Le storie gotiche

Lady Oscar - Le storie gotiche (, Versailles no bara gaiden?) è una miniserie manga scritta e disegnata da Riyoko Ikeda. Si tratta di cinque storie complete pubblicate nel 1985, dopo la conclusione di Versailles no bara (Lady Oscar), della stessa autrice. Gli episodi presentano un carattere marcatamente gotico. In Italia il manga è stato pubblicato dalla Planet Manga nel 2001, con il sottotitolo Le storie gotiche, di seguito al manga principale (nn. 21-24).[1] Il periodo in cui le storie si svolgono è interno alla trama di Versailles no bara, all'incirca fra i numeri 7 e 8 del manga (poco prima che André venga ferito all'occhio). Una delle protagoniste, oltre a Oscar e il suo fido André, è la piccola Loulou de La Lorencie, nipotina di Oscar

 Le Rose di Versailles

Le Rose di Versailles (Versailles No Bara) è uno shojo manga di Riyoko Ikeda. Conosciuto in Italia grazie alla celeberrima serie animata intitolata: Lady Oscar.

Frasi nel manga

  • Quello che voglio non è un compagno di giochi, ma di spada. (Oscar ad Andrè)
  • Come tu oggi mi hai salvato rischiando la vita... un giorno, darò la mia vita per te. (Andrè a Oscar)
  • Apparentemente sembra che tu abbia il sangue freddo come il ghiaccio... ma dentro di te c'è un fuoco che brucia. (Andrè a Oscar)
  • Fersen, sposi una senza amarla?! (Oscar al Conte di Fersen a proposito della sua futura moglie)
  • [Fersen si è appena arruolato per andare a combattere nella Guerra di Indipendenza americana] Fersen, sei un vero uomo... non conosco gesti più sublimi che un uomo possa fare per amore... non morire, Fersen! E ritorna, ritorna vivo! (Oscar)
  • Illuminata dai raggi dorati del sole... la tua divisa mi affascina col suo colore scarlatto... mentre il vento ti muove i biondi capelli comandi con disinvoltura stando a cavallo. Le tua pupille azzurre e tutta la tua figura ti rendono simile a Pegaso che, con le sue ali, salta e grida in cielo... (Andrè a proposito di Oscar)
  • Vi amo. Vi amo da morire. (Rosalie a proposito di Oscar)
  • [Oscar si è vestita da donna per la prima volta per partecipare a un ballo a Versailles e Fersen l'ha invitata a ballare senza riconoscerla] Madame, conosco una persona che vi somiglia molto... (Conte di Fersen)
  • [Andrè ha appena strappato la camicia a Oscar nel tentativo di violentarla] Hai paura di me? Oscar, urla e grida quanto vuoi! Non m'importa, anche se mi uccidi! Ti amo! Oscar! Oscar... da quanto tempo... ogni volta che i tuoi capelli biondi si scioglievano al vento... ogni volta che trovavo la costellazione di Orione nelle tue pupille, incorniciate dalle ciglia del colore delle notte, sottili come fili di seta... e ogni volta che dalle tue labbra usciva un sospiro... emergeva dal profondo del mio cuore un ardore che... mi faceva perdere la testa. (Andrè)
  • Lo so... che posso muovermi come voglio perché... tu mi segui sempre come un'ombra. Io da sola... non so fare nulla. (Oscar ad Andrè)
  • Che senso ha sottomettervi con la forza?! Il vostro cuore non si potrà mai piegare. Perché il cuore è libero! Tutti, ognuno di noi, purché sia un uomo, non è il servo di nessuno... abbiamo la libertà del cuore che nessun può toglierci. (Oscar ai soldati della guardia)
  • Per quanto la voglia a tutti i costi... quanto vale l'amore di un uomo senza nascita nobiliare? Anche se l'amassi eternamente, anche se le dedicassi la mia vita, non basterebbe! (Andrè a proposito di Oscar)
  • Forse non basterebbe la mia vita neanche se ne avessi dieci, però... vi prego... vi prego di uccidere me in cambio della vita di Oscar. (Andrè al Generale de Jarjayes)
  • Capelli del colore dell'uva nera, l'unica pupilla che brilla come ossidiana... non avrei mai immaginato che esistesse un profumo che mi colpisse così tanto il cuore... che arrivasse il giorno in cui mi sarei innamorata con tutta me stessa... non posso più vivere, da sola. (Oscar a proposito di Andrè)
  • Desiderare è un atto di egoismo? Se ci amiamo... vorrei unire i nostri corpi... voglio fare l'amore con lei! Almeno una volta! (Andrè a proposito di Oscar)
  • Stanotte voglio passarla insieme a te... come la moglie di Andrè Grandier. (Oscar ad Andrè)
  • [14 luglio 1789] Non è soltanto il cuore che deve essere libero! Di fronte a Dio gli uomini devono essere uguali e liberi. Dalla punta delle dita fino a quella dei capelli. Come l'America conquistò da sola l'indipendenza dall'Inghilterra... ora il popolo francese è coraggiosamente riunito sotto la bandiera della libertà, dell'uguaglianza e della fraternità. Da questo istante, rinuncio al titolo di contessa e al feudo che mi è stato assegnato! (Oscar ai soldati della guardia)
  • Io sono morta... sono morta con la tua morte... anch'io sono morta. (Oscar a proposito della morte di Andrè)
  • La libertà... l'uguaglianza e... la fraternità... questi sublimi ideali... che siano per sempre le solide fondamenta dell'umanità! Evviva la Francia! (Oscar in punto di morte)
  • Vile chi l'abbandona. [Frase incisa sul'anello che Maria Antonietta spedisce al Conte di Fersen]
  • Ogni cosa a te mi conduce. [Frase incisa in lingua italiana sull'anello donato dal Conte di Fersen a Maria Antonietta]
  • Ma certo, ho capito. Per quanto grande sia la distanza che ci divide... Anche se ci troviamo in paesi diversi... Niente e nessuno riuscirà mai a separarci. Io sono nata per voi... Questi capelli, questo petto e il mio sangue, fino all'ultima goccia... Appartengono solo ed esclusivamente a voi. (Maria Antonietta al conte Fersen)
  • Certo lo so bene... Gli aristocratici fuggiti in esilio mi accusano di essere un vigliacco, un uomo incapace di decidere. Ma è fin troppo facile accusare gli altri quando si è al sicuro. Finora nessuno si è mai trovato nella mia stessa situazione... Sono stato abbandonato dal mondo intero. (Luigi XVI)
  • Regina Antonietta... Regina Antonietta!! Un tempo avete regnato con la sontuosità di una rosa rossa... Ancor più splendente della fulgida reggia di Versailles! Addio ultima regina di Francia! (Rosalie vedendo portare al patibolo Maria Antonietta)
  • Coraggio! Adesso mi resta un ultimo compito... Ed è quello di morire con dignità!! (Maria Antonietta mentre viene portata alla ghigliottina)
  • Che sia maledetta l'aria che respiro! Che sia maledetto il mio corpo che sopravvive a colei che amo! (Conte di Fersen a proposito della morte di Maria Antonietta)
  • [La regina sul patibolo osserva il popolo che la insulta] Guardate bene... Così muore la figlia di Maria Teresa! Anche se la mia testa cadrà e il mio sangue colerà, i miei occhi resteranno spalancati... Sul futuro della Francia, mia patria! Osservate bene... Così muore la regina di Francia! (Maria Antonietta)

Frasi nell'anime

  • L'uomo può vedere due tipi di luce a questo mondo. Una è la luce del sole e questa può essere facilmente vista da chiunque. L'altra luce è il cuore, la fiamma interiore della speranza. E per nutrirsi di questa luce gli occhi non servono. Ed è questa la luce più importante. Anche se un uomo ha sbagliato, questa forza interiore gli darà sempre la possibilità di ritrovare la felicità. Non perderti d'animo, non perderti mai d'animo. (Il mendicante ad Andrè)
  • Il suo nome è Oscar, ed è mio figlio. (Generale de Jarjayes)
  • [Andrè ha appena strappato la camicia a Oscar nel tentativo di violentarla] Una rosa non potrà mai essere un lillà. Oscar, ascolta. Non potrai mai cancellare di essere nata donna. Per vent'anni ho vissuto con te. E ho provato dell'affetto per te, solo per te. Io ti amo, Oscar. Credo di averti sempre amato. (Andrè)
  • Io vi amo, Oscar. Un giorno sarò grande e forte e vi sposerò. Fino ad allora, aspettatemi. (Principe Louis Joseph) [Il principino Louis Joseph morì di poliomelite all'età di 7 anni]
  • Voi incrocereste la vostra spada con me, Girodel? E voi guardie reali avreste forse il coraggio di sparare al vostro ex comandante? Se proprio volete sparare sui rappresentanti del popolo, su degli uomini disarmati, dovrete prima passare sul mio cadavere! (Oscar)

Dialoghi nell'anime

  • Andrè: Una rosa è una rosa anche se essa sia bianca o rossa. Una rosa non sarà mai un lillà.
    Oscar: Vorresti dire che una donna resta sempre una donna in ogni caso? È questo che vuoi dire, Andrè?
  • Oscar: L'amore può portare a due cose. Alla felicità completa, o a una lenta e triste agonia.
    Fersen: No, no, Oscar. Per quello che so io, l'amore porta solo a una lenta e triste agonia.
  • Generale Jarjayes: Andrè! Ma che cosa vuoi fare? Vattene, VATTENE!!!
    Andrè: No, Non me ne vado Signor Generale, Non me ne vado: non vi permetterò di uccidere Oscar...
    Generale Jarjayes: Andrè vattene via, vattene!
    Andrè(puntando una pistola contro il Generale): Badate: sono pronto a sparare; non vi muovete, perché adesso io andrò via insieme ad Oscar.
    Generale Jarjayes: Cosa? Tu vorresti scappare con Oscar?!?
    Andrè: Sì Generale.
    Generale Jarjayes: E magari vorresti sposarla, non è vero?
    Andrè: Sì.
    Generale Jarjayes: No, sarebbe una grossa sciocchezza, perché la differenza di rango che esiste tra voi non si cancellerebbe mai!
    Andrè: Permettetemi una domanda: che cosa significa rango? Non siamo tutti uguali forse?
    Generale Jarjayes: Un nobile prima di sposarsi deve chiedere il permesso a Sua Maestà il Re!
    Andrè: Sì lo so... ma se Sua Maestà il Re si innamora di una donna deve forse chiedere a qualcuno il permesso di sposarla?
    Generale Jarjayes: Basta Andrè! Mi dispiace: non posso perdonarvi!
    Andrè: Allora se ci dovete uccidere uccidete prima me, perché se mi uccidete dopo sarò costretto ad assistere alla morte della donna che io amo.
    Oscar: Andrè, io...
    Generale Jarjayes: Farò come vuoi: ti ucciderò per primo Andrè.

 

Personaggi

Personaggi fittizi

  • Madame de Jarjayes
  • L'Eco di Parigi
  • Gerard Lasalle
  • Dottore
  • Diane de Soisson
  • Pittore
  • Locandiere Alaste
  • Madre di Alain

 

Personaggi storici

Nella trama appaiono molti personaggi realmente esistiti:

Reali e familiari

Nobiltà

Clero

Terzo Stato ed altri

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