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Trama e curiosità Il castello errante di Howl è un film di animazione giapponese del 2004, diretto da Hayao Miyazaki, autore anche della sceneggiatura, adattata da un romanzo di Diana Wynnejones. L’opera è stata prodotta dallo studio Ghibli. Il film presenta molte delle caratteristiche tipiche delle opere di Miyazaki: Ha come protagonista una ragazza, come Nausicaa della valle del vento, la Città incantata, Laputa castello nel cielo e Kiki consegne a domicilio, ed ha un'ambientazione che ricorda nei vestiti e nell’architettura gli inizi del ‘900, ma in un mondo in cui è presente la magia. E’ stato presentato in concorso alla 61.ma mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, ed è uscito nelle sale italiane il 9 settembre 2005; tra le altre cose con questo film il maestro ha ottenuto il Leone d’oro alla carriera, risultando l’unico produttore di film di animazione a conquistare sia l’Oscar che il Leone d’oro. Trama La vita di Sophie, una semplice ragazza, viene sconvolta dall’incontro con un misterioso individuo e, in seguito, da un maleficio scagliatole dalla malvagia Strega delle Lande, che la trasforma in una vecchietta. Costretta ad andare via di casa, nel viaggio verso le Lande, incontra uno strano spaventapasseri animato, che la inviterà a seguirlo fino a farla imbattere in un castello semovente in cui, pare, abiti il famoso mago Howl. Qui si stabilirà come donna delle pulizie e scoprirà così che il misterioso ragazzo che aveva incontrato è proprio Howl, che la strega delle Lande gli da la caccia e che su du lui pende una terribile maledizione, che lo lega al suo demone del fuoco domestico Calcifer. Per sciogliere la maledizione che la strega delle Lande ha lanciato su di lei, stringe un patto con Calcifer: lei scoprirà il segreto del patto tra Calcifer e Howl in cambio della liberazione. Nel mondo dove la guerra e la magia sconvolgono senza pietà luoghi e persone, Sophie, grazie soltanto alle semplici armi del perdono, della amicizia e dell’amore, riuscirà a costruire un nuovo modello di convivenza.
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