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Lulù l’angelo tra i fiori è un anime giapponese del 1979 prodotto dalla Toei Animation e trasmesso dalla TV Asahi nello stesso anno. In Italia è stato trasmesso nel 1981 per la prima volta e replicato successivamente nel 1988 da Italia 1. Nella serie italiana la sigla iniziale è cantata dai Rocking Horse. Alla serie nel 1980 è seguito il film d'animazione (OAV) dal titolo "Hana no Ko Runrun Konnichiwa Sakura no Sono". TramaIn un tempo remoto gli spiriti delle piante vivevano in armonia con l'umanità, fino a quando negli umani cominciò gradualmente a nascere avidità e crudeltà. Questo fatto spinse gli spiriti delle piante a migrare verso un altro mondo che soprannominarono Stella dei Fiori. Parte della loro eredità rimase comunque in quei terrestri che avevano conosciuto il vero significato dell'amore e della bontà. Al fine di poter far salire al trono il nuovo sovrano della Stella dei Fiori, vengono mandati sulla Terra due spiriti dei fiori, Nubo e Cat (Dundù e Nanà in Italia), sotto le sembianze di un cane e un gatto parlanti, per trovare la persona che, grazie a tali caratteristiche, avrebbe potuto ritrovare il Fiore dei Sette Colori unico mezzo per poter avviare la successione. È in Francia che i due folletti incontrano Lulù, una giovane orfana, discendente sia dagli spiriti dei fiori che dagli umani, che vive con i suoi nonni proprietari di un negozio di fiori. Il giorno del suo quindicesimo compleanno Dundù e Nanà chiedono alla ragazza di unirsi a loro nella ricerca del prezioso fiore, svelandole quindi l'esistenza della Stella dei fiori e della sua reale natura. Accettando l'incarico, spinta anche dai suoi premurosi nonni, a Lulù viene regalata una spilla magica, dono del Re della Stella dei Fiori, grazie alla quale potrà essere in grado di acquisire capacità professionali a seconda delle esigenze del momento. Unico requisito per il suo pieno funzionamento è quello di trovare ogni volta un fiore da far riflettere nello specchietto della spilla senza il quale l'oggetto non sembra potersi attivare. Inizia così il lungo viaggio che porterà Lulù e i suoi due compagni a girare per tutta l'Europa e in cui non mancherà di conoscere e aiutare svariati personaggi che incontrerà sul suo cammino. Lulù, Dundù e Nanà non sono però gli unici a cercare il fiore; i tre sono infatti continuamente seguiti e perseguitati da una maldestra coppia di furfanti, composta dall'egoista fata Togenicha e il suo servo Yavoque (uno strano procione antropomorfo), i quali vorrebbero impossessarsi del prezioso fiore per poter così regnare sulla Stella dei Fiori. Ogni volta che Lulù ed i suoi amici si troveranno ad aiutare qualcuno incappato sulla loro strada, Togenisha e Yavoque, faranno di tutto per costringere la ragazza a tornare sulla ricerca del fiore anche a costo di sbarazzarsi del malcapitato di turno. I tre protagonisti verranno inoltre aiutati da Serge (Celi in Italia), un misterioso giovane fotografo che, alla fine di ogni avventura, regala alle persone aiutate da Lulù dei semi di fiore per ricordargli, attraverso il linguaggio dei fiori, la simbolica lezione imparata. Giunta a circa metà viaggio, Lulù si trova suo malgrado a rompere per caso la spilla floreale cadendo da un tronco a strapiombo su di una cascata per salvare la vita di Celi. Svenuta nel fiume la ragazza verrà risvegliata e salvata dallo stesso spirito di Celi il quale, donandogli una nuova spilla, che stavolta coincide con lo stesso stemma reale, l'avverte che, se questa dovesse mai perdersi o rompersi, non solo la sua vita sulla Terra finirebbe, ma non sarebbe nemmeno più in grado di tornare sulla Stella dei Fiori. Verso la fine della storia, dopo rocambolesche avventure per tutta Europa, Lulù sarà costretta ad abbandonare il viaggio per poter tornare dal nonno che viene a sapere essersi ammalato. Tornata in Francia la ragazza scopre che ognuna delle persone che era riuscita ad aiutare, aveva spedito al suo negozio parte di quei semi di fiore regalatigli da Celi e che premurosamente i nonni avevano piantato nel loro giardino per poterli far crescere come segno di ringraziamento e ricordo del posto in cui Lulù era stata. La commozione della ragazza è grande ma la missione non è stata portata a termine e la rabbia di Togenisha e Yavok non si fa aspettare: i due furfanti cercano di devastare l'intero giardino con una ruspa, fino a quando il fatidico Fiore dai sette colori sboccia nello stesso giardino immerso fra gli altri, probabilmente grazie all'energia scaturita dall'affetto di tutti i semi spediti a Lulù. Nel tentativo di impossessarsene, Togenisha e Yavoke, vengono spazzati via da una luce abbagliante sprigionatasi dallo stesso magico fiore, uscendo così di scena per ricomparire solo alla fine della storia. Ora Lulù è finalmente pronta per andare sulla Stella dei fiori a riportare il miracoloso fiore alla famiglia reale. Giunta nel regno attraverso una vera e propria carrozza 'cenerentolesca', Lulù scoprirà che l'erede al trono della Stella dei Fiori non è altri che lo stesso Celi, il quale chiederà a Lulù di sposarlo. La ragazza sorpresa ma esitante deciderà di rinunciare al trono, pur amando il ragazzo, perché troppo legata ai propri nonni. I due sembrano destinati a dividersi fino a quando, Celi, per amore della ragazza, deciderà di lasciare il trono al fratello minore per sposare Lulù e vivere sulla Terra con lei impegnandosi a far sì che sempre più gente ami i fiori. La stessa Togenisha, ignara di chi fosse il principe, ormai delusa dalla Stella dei Fiori deciderà di tornare sulla Terra con Yavok alla ricerca di nuovi seguaci. SigleSigla di apertura giapponese "Hana no Ko Lun lun" interpretata da Mitsuko Horie Sigla di chiusura giapponese "Onna no kotte" interpretata da Asei Kobayashi
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