Doraemon

 

  

 

Manga

Titolo originale

Doraemon

Autore

Fujiko F. Fujio

Editore

Shogakukan

1ª edizione

Dicembre 1969 1996

Tankōbon

45 (completa)

Editore it.

Star Comics

1ª edizione it.

2003

Anime - Japan

Titolo originale

Doraemon

Regia

Tsutomu Shibayama

Studio

Tokyo Movie Shinsha

Musiche

Shunsuke Kikuchi

Rete

Nippon Television

1ª TV

1º aprile 1973 30 settembre 1973

Episodi

26 (completa)

1ª TV it.

novembre 1982 (1^edizione); marzo 2003 (edizione succ.)

Serie tv-Japan

Titolo originale

Doraemon

Autori

Regia

Character design

Eiichi Nakamura

Studio

Shin'ei Doga

Musiche

Rete

TV Asahi

1ª TV

2 aprile 1979 25 marzo 2005

Episodi

1787 (completa)

1ª TV it.

novembre 1982 (1^edizione); marzo 2003 (edizione succ.)

Serie tv-ITA

Titolo originale

Doraemon

Autori

Regia

Kôzô Kusuba 2005

Character design

Eiichi Nakamura

Direzione artistica

Kozo Kusuba

1ª TV

15 aprile 2005

Episodi

350 (completa)

Rete italiana

Italia 1

 Doraemon

 Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

    Doraemon è un manga giapponese di Fujiko F. Fujio, (pseudonimo del duo mangaka Hiroshi Fujimoto e Motoo Abiko), da cui è stato poi tratto un anime, che narra le avventure di un gatto robot giunto dal futuro viaggiando indietro nel tempo per aiutare lo sfortunato Nobi Nobita (Nobi Nobita, gioco di parole che significa "uno che se la prende comoda") in modo che i suoi discendenti godano delle fortune prodotte dal successo di Nobi, piuttosto che essere afflitti dai grossi debiti provocati dalla sua incompetenza nella linea temporale originale. Il suo piatto preferito sono i dorayaki, dolcetti giapponesi dei quali è particolarmente ghiotto.

Il nome Doraemon deriva da nora neko, che in giapponese significa "gatto vagabondo", con l'aggiunta del suffisso -emon, tipico di alcuni nomi tradizionali giapponesi.

Doraemon è uno dei personaggi più celebri in assoluto dell'animazione giapponese, tanto da essere stato nominato nel 2008 "ambasciatore degli anime" nel mondo dal Ministro degli Esteri giapponese Masahiko Komura per promuovere la cultura e l'industria dell'animazione fuori dal Giappone.

Trama

Le storie seguono sempre lo stesso schema. Doraemon possiede una tasca quadri-dimensionale, chiamata gattopone, da cui estrae ogni sorta di aggeggi del XXII secolo che chiama "ciuski". Il pigro Nobita che non è ben considerato dagli altri ed è oltretutto il principale bersaglio dei bulli locali, finisce regolarmente col chiedere aiuto a Doraemon affinché trovi qualche dispositivo in grado di attuare vendette, risolvere i suoi problemi o da mostrare al ragazzo ricco che sfoggia i suoi nuovi acquisti.

Finisce sempre che Nobita si spinge troppo oltre e malgrado le migliori intenzioni di Doraemon e la tecnologia del XXII secolo, si trova in situazioni anche peggiori di quelle che voleva risolvere.

Curiosità

Ha fatto scalpore un po’ di tempo fa il falso episodio finale di Doraemon, pubblicato da un autore di doujinshi. Il manga era disegnato e scritto talmente bene che molti hanno pensato che fosse la vera conclusione delle avventure dell’iperbolico gatto robot (la pancia grande, più grande che può). Tanto che la Shogakuan ha richiesto di abbandonare la distribuzione del lavoro.

Il finale non originale vede la batteria di Doraemon esaurirsi, rendendo impossibile la riattivazione del robot se non con la perdita completa di ogni memoria riguardo Nobita e di tutti i giorni trascorsi insieme. Il protagonista del manga diventa una persona adulta, sposa l’amica d’infanzia Shizuka e diventa un ingegnere robotico per poter riuscire a rianimare con le sue mani l’amico della sua infanzia.

Personaggi

Come già riportato Doraemon, è un gatto proveniente dal XXII secolo, è responsabile e avverte sempre Nobita di usare con cautela i suoi "ciuski". Adora molto i dolci ed è disposto a tutto pur di mangiarne qualcuno a merenda, mentre Nobita è un bambino molto pigro: spesso si mette a fare un sonnellino, anche sulla sua scrivania mentre fa i compiti. I suoi hobby preferiti sono guardare la televisione, andare in giro con Shizuka, di cui è follemente innamorato e sonnecchiare. Gli altri personaggi principali sono:

  • Takeshi Goda (detto Gian o Jaian in romaji:, Goda Takeshi) - un bullo il cui nome è basato sulla parola inglese giant, irascibile ed è stonatissimo. Ha una sorella più giovane, Jaiko, che vuol diventare una mangaka (autrice di manga). Solo con lei mostra il suo lato buono.
  • Suneo Honekawa - il millantatore che sfoggia la sua ricchezza a Nobita. Ha un fratello più giovane, Sunetsugu, che è stato adottato in una famiglia a New York, negli USA.
  • Shizuka Minamoto  - amica di Nobita fin da quando erano piccoli. È molto più seria e giudiziosa di lui, il quale ha un debole per lei.
  • Dekisuji - ragazzo modello, studioso, serio, maturo e intelligente. Lo si vede meno spesso degli altri nelle storie ed in compagnia degli altri ragazzi, ma per la sua intelligenza, serietà e correttezza è tenuto in considerazione, specialmente da Shizuka che a volte sembra preferirlo a Nobita.
  • I genitori di Nobita - lui impiegato, lei casalinga. Il padre non compare spesso, lavora in un ufficio fuori casa ed ha un carattere bonario; la madre è piuttosto severa col figlio e un po' irascibile, non ama gli animali e non permette a Nobita di allevarne uno. A volte, però, la madre si dimostra sempre sincera ed educata col figlio.
  • Dorami è la sorella giovane di Doraemon che, a differenza da lui, è gialla e con le orecchie; vive con Sewashi nel XXII secolo.

L'anime

Dal debutto avvenuto nel 1970, le avventure di Doraemon sono comparse in varie antologie pubblicate da Shogakukan  e sono state raccolte in 45 libri. Nel 1973, la Nippon Television trasmette una prima serie animata prodotta dalla Tokyo Movie, che però non divenne mai popolare ed ebbe vita breve, fermandosi a 26 episodi. Doraemon rimase esclusivamente di dominio della carta stampata fino al 1979, quando TV Asahi e Shin-Ei Animation produssero una nuova serie animata di Doraemon che riscosse (e continua ancora a riscuotere) un incredibile successo, ed in Giappone cominciò la "febbre" di Doraemon.

I film

Nel 1980, uscì il primo di una serie di lungometraggi con cadenza annuale. I film hanno un tono un po' più avventuroso, vengono presi i vari personaggi di Doraemon e calati in situazioni esotiche ed avventurose. Nobita ed i suoi amici hanno visitato l'era dei dinosauri, i confini della galassia, il cuore dell'Africa nera (dove hanno incontrato una corsa di cani bipedi senzienti), le massime profondità dell'oceano e un mondo di magia. Alcuni dei film sono basati sulle leggende (per esempio il mito di Atlantide) o trame letterarie (Saiyuki o Le mille e una notte). Alcuni dei film affrontano temi 'seri', in particolare su soggetti ambientali e sull'uso della tecnologia.

Prima edizione italiana

L'anime Doraemon fu trasmesso per la prima volta in Italia dal novembre 1982 su Rai Due durante la trasmissione pomeridiana per ragazzi Tandem. All'epoca, i nomi dei personaggi della serie erano stati italianizzati: Nobita era chiamato Guglia (diminutivo per Guglielmo Guglielminetti), Shizuka era chiamata Susi, Gian era chiamato Giangi, Suneo era chiamato Zippo. Nel corso degli anni '80 furono trasmessi in Italia solo 109 episodi, mentre in Giappone erano stati prodotti ben 617 episodi da 10 minuti e più di 1.000 episodi da 25 minuti.

Questi i dati relativi al doppiaggio:

Seconda edizione italiana

Curata da Mediaset, la seconda edizione, censurata, successivamente, comprende un episodio introduttivo ed episodi inediti in Italia (varie serie, in gruppi da 26 episodi). È andata in onda su Italia 1 dal marzo 2003, lo trasmette da giugno 2007 su Boing nelle ore serali del palinsesto. Inoltre, ha ripristinato i nomi originali giapponesi dei protagonisti. Questi i dati relativi al doppiaggio:

Curiosità

-Doraemon appare parecchie volte come merchandising nelle altre serie di anime (create nello stesso periodo).

-La serie è sempre in produzione.

-Si dice che l'intero cartone sia un sogno di Nobita, fatto dal bambino mentre era in coma. Inoltre non si potrà avere un finale certo dato che l'autore è deceduto nel 1996, e non ha potuto ultimare il suo lavoro.