DoraemonDa Wikipedia, l'enciclopedia libera.Doraemon è un manga giapponese di Fujiko F. Fujio, (pseudonimo del duo mangaka Hiroshi Fujimoto e Motoo Abiko), da cui è stato poi tratto un anime, che narra le avventure di un gatto robot giunto dal futuro viaggiando indietro nel tempo per aiutare lo sfortunato Nobi Nobita (Nobi Nobita, gioco di parole che significa "uno che se la prende comoda") in modo che i suoi discendenti godano delle fortune prodotte dal successo di Nobi, piuttosto che essere afflitti dai grossi debiti provocati dalla sua incompetenza nella linea temporale originale. Il suo piatto preferito sono i dorayaki, dolcetti giapponesi dei quali è particolarmente ghiotto. Il nome Doraemon deriva da nora neko, che in giapponese significa "gatto vagabondo", con l'aggiunta del suffisso -emon, tipico di alcuni nomi tradizionali giapponesi. Doraemon è uno dei personaggi più celebri in assoluto dell'animazione giapponese, tanto da essere stato nominato nel 2008 "ambasciatore degli anime" nel mondo dal Ministro degli Esteri giapponese Masahiko Komura per promuovere la cultura e l'industria dell'animazione fuori dal Giappone. TramaLe storie seguono sempre lo stesso schema. Doraemon possiede una tasca quadri-dimensionale, chiamata gattopone, da cui estrae ogni sorta di aggeggi del XXII secolo che chiama "ciuski". Il pigro Nobita che non è ben considerato dagli altri ed è oltretutto il principale bersaglio dei bulli locali, finisce regolarmente col chiedere aiuto a Doraemon affinché trovi qualche dispositivo in grado di attuare vendette, risolvere i suoi problemi o da mostrare al ragazzo ricco che sfoggia i suoi nuovi acquisti. Finisce sempre che Nobita si spinge troppo oltre e malgrado le migliori intenzioni di Doraemon e la tecnologia del XXII secolo, si trova in situazioni anche peggiori di quelle che voleva risolvere. CuriositàHa fatto scalpore un po’ di tempo fa il falso episodio finale di Doraemon, pubblicato da un autore di doujinshi. Il manga era disegnato e scritto talmente bene che molti hanno pensato che fosse la vera conclusione delle avventure dell’iperbolico gatto robot (la pancia grande, più grande che può). Tanto che la Shogakuan ha richiesto di abbandonare la distribuzione del lavoro. Il finale non originale vede la batteria di Doraemon esaurirsi, rendendo impossibile la riattivazione del robot se non con la perdita completa di ogni memoria riguardo Nobita e di tutti i giorni trascorsi insieme. Il protagonista del manga diventa una persona adulta, sposa l’amica d’infanzia Shizuka e diventa un ingegnere robotico per poter riuscire a rianimare con le sue mani l’amico della sua infanzia. PersonaggiCome già riportato Doraemon, è un gatto proveniente dal XXII secolo, è responsabile e avverte sempre Nobita di usare con cautela i suoi "ciuski". Adora molto i dolci ed è disposto a tutto pur di mangiarne qualcuno a merenda, mentre Nobita è un bambino molto pigro: spesso si mette a fare un sonnellino, anche sulla sua scrivania mentre fa i compiti. I suoi hobby preferiti sono guardare la televisione, andare in giro con Shizuka, di cui è follemente innamorato e sonnecchiare. Gli altri personaggi principali sono:
L'animeDal debutto avvenuto nel 1970, le avventure di Doraemon sono comparse in varie antologie pubblicate da Shogakukan e sono state raccolte in 45 libri. Nel 1973, la Nippon Television trasmette una prima serie animata prodotta dalla Tokyo Movie, che però non divenne mai popolare ed ebbe vita breve, fermandosi a 26 episodi. Doraemon rimase esclusivamente di dominio della carta stampata fino al 1979, quando TV Asahi e Shin-Ei Animation produssero una nuova serie animata di Doraemon che riscosse (e continua ancora a riscuotere) un incredibile successo, ed in Giappone cominciò la "febbre" di Doraemon. I filmNel 1980, uscì il primo di una serie di lungometraggi con cadenza annuale. I film hanno un tono un po' più avventuroso, vengono presi i vari personaggi di Doraemon e calati in situazioni esotiche ed avventurose. Nobita ed i suoi amici hanno visitato l'era dei dinosauri, i confini della galassia, il cuore dell'Africa nera (dove hanno incontrato una corsa di cani bipedi senzienti), le massime profondità dell'oceano e un mondo di magia. Alcuni dei film sono basati sulle leggende (per esempio il mito di Atlantide) o trame letterarie (Saiyuki o Le mille e una notte). Alcuni dei film affrontano temi 'seri', in particolare su soggetti ambientali e sull'uso della tecnologia. Prima edizione italiana L'anime Doraemon fu trasmesso per la prima volta in Italia dal novembre 1982 su Rai Due durante la trasmissione pomeridiana per ragazzi Tandem. All'epoca, i nomi dei personaggi della serie erano stati italianizzati: Nobita era chiamato Guglia (diminutivo per Guglielmo Guglielminetti), Shizuka era chiamata Susi, Gian era chiamato Giangi, Suneo era chiamato Zippo. Nel corso degli anni '80 furono trasmessi in Italia solo 109 episodi, mentre in Giappone erano stati prodotti ben 617 episodi da 10 minuti e più di 1.000 episodi da 25 minuti. Questi i dati relativi al doppiaggio:
Seconda edizione italiana Curata da Mediaset, la seconda edizione, censurata, successivamente, comprende un episodio introduttivo ed episodi inediti in Italia (varie serie, in gruppi da 26 episodi). È andata in onda su Italia 1 dal marzo 2003, lo trasmette da giugno 2007 su Boing nelle ore serali del palinsesto. Inoltre, ha ripristinato i nomi originali giapponesi dei protagonisti. Questi i dati relativi al doppiaggio:
Curiosità-Doraemon appare parecchie volte come merchandising nelle altre serie di anime (create nello stesso periodo). -La serie è sempre in produzione. -Si dice che l'intero cartone sia un sogno di Nobita, fatto dal bambino mentre era in coma. Inoltre non si potrà avere un finale certo dato che l'autore è deceduto nel 1996, e non ha potuto ultimare il suo lavoro.
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