Titolo originale

Muteki kōjin Daitān 3

Autori

Yoshiyuki Tomino

Hajime Yadate

Mecha design

Kunio Okawara

Direzione artistica

Mekaman

Studio

Sunrise

Musiche

Takeo Watanabe

Rete

TV Nagoya

1ª TV

3 giugno 1978 – 31 marzo 1979

Episodi

40 (completa)

   Daitarn 3  è una serie anime televisiva giapponese di generemecha, prodotta dalla Sunrise e creata da Yoshiyuki Tomino, autore anche di Gundam, con il mecha design di Kunio Okawara e le musiche di Takeo Watanabee Yuji Matsuyama.

La serie, composta di 40 episodi, è stata realizzata nel 1978, e trasmessa per la prima volta in Italia nel 1980.

  All'inizio del XXI secolo, sulla Terra iniziano ad accadere strani avvenimenti e sparizioni misteriose di persone. Dietro a tutto ciò ci sono i "Meganoidi", cyborgcreati su Marte dal professor Haran Sozo e poi sfuggiti al suo controllo. A capo di questa collettività meccanica ci sono Don Zauker (Don Zauser nell'originale giapponese), una sorta di mostro di Frankenstein che parla in modo inintelligibile, e Koros, un'inquietante cyborg femminile dal fascino glaciale. Scopo finale dei Meganoidi è rendere schiavi gli esseri umani e trasformare i "migliori" in Meganoidi.

      A contrastare i loro piani c'è però Haran Banjo, il figlio del professor Sozo, che pilota il gigantesco robot trasformabile "Daitarn 3". Ad affiancare Banjo ci sono inizialmente Garrison Tokida (maggiordomo tuttofare) e Beauty Tachibana (bionda mozzafiato figlia di un famoso imprenditore, ex-socio in affari del padre di Banjo). A loro presto si aggiungono Reika Sanjo (ex agente dell'Interpol) ed il piccolo Toppi (orfano salvato da Banjo).

     I Meganoidi hanno sviluppato una tecnologia sorprendente con la quale hanno realizzato le "Macchine della Morte" (una strana sorta di astronavi/robot, spesso dotate di immense e improbabili mani) e che rende i Comandanti Meganoidi in grado di trasformarsi in "Megaborg", enormi robot da combattimento che daranno filo da torcere al Daitarn 3. La storia si sviluppa in maniera episodica, rivelando poco a poco il passato di Haran Banjo, la sua spettacolare fuga da Marte con i Meganoidi alle calcagna e le ragioni del suo odio per loro. Dopo una serie di mirabolanti avventure che spazieranno dalla fantascienza all'avventura all'horror e così via, Banjo e i suoi compagni combatteranno la battaglia finale, nel disperato tentativo di sventare il folle piano di Koros di far collidere Marte con la Terra.

Personaggi

Gli eroi 

                Haran Banjo: il protagonista. Forte, giovane, atletico, relativamente simpatico, rappresenta una sorta d'incrocio tra gli eroi dei film di arti marziali, delle quali si dimostra formidabile maestro (uccide una quantità sterminata di meganoidi anche a mani nude, forte del concetto che "l'uomo è superiore alla macchina"), e agente segreto alla 007, cosicché gli episodi, come anche le scene d'azione, sono ispirati da entrambi i modelli. Quello che rende Banjo interessante è però l'odio irriducibile che ha per i meganoidi: pochissimi scampano alla sua furia distruttiva. Il suo pensiero al riguardo è chiaro: il mio obiettivo è di uccidere il maggior numero di meganoidi possibile.

              Beautiful Tachibana detta "Beauty": la bellissima assistente. Svampita, maggiorata, dolce biondona, ricorda non poco Marilyn Monroe, e nella storia ha spesso ruoli assai sexy, suscitando la gelosia della meno appariscente Reika. La doppiatrice italiana è Rosalinda Galli, la stessa di Lamù.

            Reika Sanjo: ex agente segreto dell'Interpol. Incontrata già dal primo episodio. Sagace, intelligente, avveduta, bella e molto affascinante, anche se non appariscente ed esuberante quanto Beauty.

           Garrison Tokida: il maggiordomo tuttofare. Ricorda molto il maggiordomo di Batman, e s'intuisce in lui un passato da persona atletica ed energica. È il factotum della situazione, educato, gentile, discreto ed infaticabile, sempre elegante e modesto, ma signorile in maniera addirittura aulica (con tanto di cappello a cilindro). Più che maturo, è un signore quasi anziano ma ancora in forma e vanta il grado di tiratore scelto.

                    Toppy: l'orfanello sempre nei guai, contribuisce quasi sempre alle note divertenti della storia.

I nemici 

§                   Don Zauker: il primo meganoide creato. Nella storia non fa altro che emettere dei suoni atoni, Koros li interpreta e comunica con lui. Ha un aspetto orribile, simile al mostro di Frankenstein, con una sorta di cervello sistemato in una cupola trasparente. Nell'ultimo episodio si capirà che non aveva alcuna coscienza di ciò che gli diceva Koros. La sua forma di Megaborg è colossale, tanto da surclassare il Daitarn stesso.

§                    Koros: il Comandante Supremo dei Meganoidi. Bella, volitiva, con lunghissimi capelli rossi a treccia, è una spietata dittatrice che solo all'ultimo episodio mostrerà debolezza di fronte alla sua fine. Nonostante il suo grado di Comandante, non si trasformerà mai, nemmeno nello scontro finale, in Megaborg.

§                    I Comandanti Meganoidi: la caratteristica peculiare dei Comandanti, a parte quella di poter mutare in Megaborg, è che sono molto diversi dai tipici nemici inquadrati militarmente di molte altre serie. Spesso terrestri divenuti cyborg volontariamente, i Comandanti sono spinti da motivazioni egoistiche e che nulla hanno a che fare con lo scopo finale di Koros. Come ben evidenzia Banjo, hanno rinunciato alla loro umanità per ovviare a pecche fondamentali nel loro carattere (megalomania, estrema insicurezza, maniacalità e così via).

Caratteristiche

       A differenza di molte serie di "robottoni" sue contemporanee, in Daitarn 3 prevale un tono "giocoso" che, pur non evitando parti drammatiche o impressionanti, la rende decisamente atipica. Sono inoltre presenti dozzine di citazioni da cinema, libri, fumetti e TV: ad esempio, nell'episodio 32 la base dei Meganoidi è uguale alla Morte Nera di Guerre stellari; nell'episodio 36, dove Banjo è oggetto di tortura psicologica, uno dei cattivi si chiama Phroid, chiara parodia di Sigmund Freud; in un altro episodio Banjo prende parte alle riprese di un film di Kung Fu e così via. Altra caratteristica peculiare della serie è che il Daitarn è uno dei pochi robot giganti dotati di proprie espressioni facciali.

Il Daitarn 3 e gli altri mezzi di Banjo

La Mach Patrol 

il veicolo di Haran Banjo che si trasforma: in configurazione "Auto" è apparentemente una semplice auto, e in configurazione "Aerosistema" si trasforma in aeromobile.

Il Daitarn 3 

§                    Modulo Aereo: il Daitarn 3 così come compare quando arriva in volo.

§                    Modulo Corpo Base: il Daitarn 3 in versione robot per i combattimenti (altezza: 119 metri, uno dei più grossi robot degli Anime giapponesi: ha addirittura un hangar tra le gambe per la Mach Patrol), con un aspetto vagamente (specie la testa) simile a quello delle armature giapponesi classiche.

§                    Modulo Carro Armato: il Daitarn 3 trasformato in un gigantesco carro armato con due cannoni.

§                    Modulo Spaziale: usato solo in un paio di occasioni per combattimenti nello spazio, è praticamente identico alla configurazione Aereo.

Le armi del Daitarn 

1.     Attacco Solare e Scissione Attacco Solare

2.    Daitarn Scontro

3.    Daitarn Lancia Perforante o Daitarn Giavellotto

4.    Daitarn Spada

5.    Daitarn Laccio

6.    Daitarn Ventaglio e Daitarn Scudo

7.    Daitarn Stella e Daitarn Grande Stella

8.    Daitarn Cannone

9.    Daitarn Mazza Ferrata o Daitarn Martello

10.Daitarn Missile

11.  Daitarn Ragnatela

12.Daitarn Energia

13.Daitarn Reazione Fumogena

14.Daitarn Getto d'Aria

15.Daitarn Energia Super Elettronica

16.Daitarn Missili dalle Spalle

Altri mezzi 

§                    L'elicottero di Reika

§                    L'elicottero di Beauty

§                    Il tir di Garrison

§                    Il super-jumbo

§                    Una moto simil "Harley-Davidson"

§                    Il sommergibile Marine Antoinette

Tecnologia dei Meganoidi

§                    La Macchina della Morte: una sorta di incrocio tra un'astronave ed un robot gigante. È un mezzo di appoggio usato da alcuni Comandanti per spostarsi o attaccare la Terra. Spesso ha caratteristiche esagerate e parodistiche (come, per esempio, un paio di enormi mani).

§                    I Megaborg: quasi tutti i Comandanti Meganoidi sono in grado di trasformarsi in Megaborg, robot da combattimento giganti che di solito rispecchiano le caratteristiche personali dei Comandanti stessi. Il processo, reversibile, è di solito innescato da una particolare macchina composta da 4 emettitori che riversano sul soggetto una grande quantità di energia per potenziarne il fisico, producendo un caratteristico effetto "a piramide". Nell'episodio 16, ad un gruppo di teppisti divenuti Meganoidi viene concesso di trasformarsi, combinando i loro corpi in un unico Megaborg. Invece, nell'episodio 39 compare un singolare Comandante "mutaforma" che è in grado di trasformarsi senza l'aiuto della macchina in un Megaborg di consistenza "gelatinosa". Solo chi ha lo status di Comandante può trasformarsi in Megaborg: chiunque sia meno che comandante deve unirsi ad altri elementi per formare un Megaborg: oltre all'episodio 16, succede anche in altri due episodi, in cui tre sub-comandanti devono unirsi per formare il Megaborg. È interessante notare che il Megaborg, così costituito, mostra le tre differenti personalità dei suoi componenti. Il "Megaborg Supremo" che compare nel 13º episodio è però un "semplice" robot gigante pilotato da una cabina all'interno (ovviamente è un comandante a guidarlo).

Sigle

§                    Sigla d'apertura giapponese: Come Here! Daitaan 3 di Makoto Fujiwara.

§                    Sigla di chiusura giapponese: Toppo de Tango di Korogi '73.

§                    Sigla italiana: Daitarn 3 di Luigi Albertelli e Vince Tempera, interpretata da "I Micronauti", nei quali militava Marco Ferradini.

§                     

Edizioni televisive e home-video italiane

        La prima versione di Daitarn 3 è stata quella per la TV a cura della ITB (Italian TV Broadcasting), trasmessa la prima volta nel 1980
       Nel 1995 la Yamato Video pubblica la prima edizione home-video della serie in 10 VHS con 4 episodi ciascuna.
      Nel 2000 la Dynamic pubblica una nuova edizione home-video, rimasterizzata e che affianca al doppiaggio originale uno nuovo di zecca, in cui figura anche il famoso doppiatore Sandro Iovino, come voce dei titoli e del protagonista Haran Banjo. Questa edizione, dal titolo L'Imbattibile Daitarn 3 Deluxe Edition si compone di 10 VHS con 4 episodi ciascuna. Ogni episodio è presente in 2 versioni, una col doppiaggio originale ed una con quello nuovo.
     Nel 2006 la Dynit ha pubblicato l'edizione Dynamic del 2000 in 10 DVD. In TV sono state trasmesse entrambe le versioni, la seconda a partire dal 2001 su La 7.

Incertezze sulla trama

      Così com'è sopra esposta, la trama è aderente all'edizione italiana del 1980 - quella forse più conosciuta dal pubblico. Con il rilascio dell'edizione della Dynamic essa è stata messa in dubbio. Nel nuovo adattamento, più fedele all'originale, le motivazioni di Banjo si scoprono essere nettamente più personali e legate, più che ad una oggettiva necessità di contrastare la sete di conquista dei Meganoidi, al desiderio di Banjo di distruggere l'operato del padre, responsabile di avere usato come primi prototipi di Meganoide la moglie ed un figlio, privandolo così della madre e di un fratello.

   I Meganoidi inoltre non avrebbero mai progettato di fare entrare in collisione Marte e la Terra né di schiavizzare gli esseri umani. Nell'ultima puntata infatti Koros rivela che il suo più grande desiderio era quello di partire con Don Zauker e tutti i Meganoidi per cercare un pianeta dove poter vivere in pace, ma che tale obiettivo era ostacolato da Banjo che aveva giurato di sterminarli. In effetti, durante la serie, gli ordini di Koros sono sempre quelli di distruggere il Daitarn: voler schiavizzare gli umani o conquistare la Terra ed altre cose simili sono obiettivi che molti comandanti perseguono unicamente per soddisfare la propria avidità personale.

L'abbandono, nell'ultima puntata, di Banjo da parte di Reika, Beauty, Toppy e Garrison diventa più comprensibile - ma non per questo meno triste, in uno dei finali più mesti che le serie robotiche ricordino - se interpretato come presa di coscienza dell'inutilità della loro passata lotta contro i Meganoidi, e di come questa sia stata, più che una lotta per la giustizia, la manifestazione dell'ossessione di un giovane uomo. Non a caso dopo aver vinto, Banjo, finalmente libero del suo odio, si ferma un momento a riflettere ed esclama: "Ma che cosa ho fatto?"

Curiosità

§                    A riscontro della grafia giapponese Daitān, la lezione internazionale "Daitarn" (utilizzata anche in Italia) è da ritenersi corretta. La r postvocalica inglese viene infatti percepita e traslitterata in giapponese come ālunga. Ciò è coerente ad esempio con le traslitterazioni di altri nomi di robot, come Mazinger (in giapponese Majingā) o Getter (in giapponese Gettā).

§                    Oltre alla presenza del già citato acciaio, nella lega del Daitarn compare anche l'oro sottratto dalle miniere Meganoidi di Marte, battezzato chogokin che significa "super-lega".

§                    L'arma "finale" del Daitarn 3 è solitamente l'Attacco Solare, con la quale Banjo sconfigge tutti i suoi nemici. In realtà il Daitarn dispone di un'arma ancora più potente: la Scissione Attacco Solare (Attacco Solare a Tempesta nella versione della Dynamic) e viene utilizzata da Banjo solo una volta (nel 39º episodio).

§                    La pistola utilizzata da Banjo sembra esistere realmente. Si tratterebbe di un'arma americana prodotta nel 1970 dalla AMT, ed il modello si chiama AUTOMAG 180 calibro 44AMT, pesa 1,925 kg ed ha un caricatore con 7 colpi. L'originale non è trasformabile in un fucile. Una versione di quest'arma viene regalata all'ispettore Callaghan nel film Coraggio... fatti ammazzare.

§                    Banjo ha già un videofonino, addirittura da polso (per parlare con la base, essenzialmente).

§                    Banjo è stato anche il protagonista di una serie di light novel, alcuni dei quali illustrati da Haruhiko Mikimoto. Le illustrazioni furono inserite nel libro Haruhiko Mikimoto Illustrations, uscito anche in Italia ad opera della Granata Press.

§                    Il personaggio principale del fumetto Don Zauker (di Emiliano Pagani e Daniele Caluri) deve il proprio nome all'antagonista principale di questa serie, il già citato "Don Zauser", adottando il nome derivato dal doppiaggio storico (Don Zauker).

§                    Sebbene popolarissimo in Italia, Daitarn 3 non ha mai goduto di eccessivo apprezzamento in patria.

§                    Con i suoi quasi 120 metri di altezza, Daitarn 3 è uno dei mecha più alti mai creati. Tuttavia è superato, ad esempio dal Danguard Ace e dal Gunbuster (200 metri), dal Getter Emperor (scala planetaria) , dalArc-Gurren-Lagann (scala Arca).

§                    Il gruppo ska punk Meganoidi deve il suo nome ai cattivi dell'Anime.

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